In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata offre alle sue pazienti consulti gratuiti di oncosessuologia. Infatti, dalle ore 9.00 alle ore 16.00 di oggi, le donne in visita al Crob hanno potuto e possono, senza alcuna prenotazione, recarsi nei due laboratori attivi (situati al piano terra) di ginecologia e psiconcologia. L’obiettivo prevalente di questo lodevole programma, è quello di eliminare i tabù e affrontare le proprie paure, dialogando ampiamente con gli specialisti su temi come il benessere sessuale, i disturbi della menopausa (spesso indotta da alcuni trattamenti).

Il Crob, in questa giornata, non si focalizzerà solamente su uno specifico tumore, ma anche su svariate problematiche femminili, causate da svariate malattie tumorali e terapie.

Gli specialisti del Crob evidenziano dunque, con attenzione e sensibilità, l’importanza della salute della donna nella totalità: psiche e corpo.

“Il benessere dell’individuo- ha dichiarato Francesco Fanelli, assessore alla Salute e Politiche della Persona- non è solo ed esclusivamente rivolto a mantenere in forma il proprio fisico, ma esso riguarda anche la percezione del proprio corpo, soprattutto in una fase difficile che ci si trova a dover affrontare quando si combatte una patologia neoplastica. Il nostro Istituto Regionale di Ricovero e Cura a carattere scientifico- ha aggiunto Fanelli- continua a confermarsi, anche attraverso questa ammirevole iniziativa, un punto di riferimento per i pazienti oncologici, in grado di fornire attenzione e risposte integrate, volte a migliorare la qualità della vita dei pazienti coinvolti. Questo avviene attraverso i propri medici, gli specialisti, per affrontare difficoltà spesso taciute o ritenute secondarie, ma che rappresentano una fetta importante nel percorso riabilitativo del paziente”.
“Bisogna considerare- ha affermato il Commissario Straordinario Crob unitamente a tutto il Crob- come parte integrante delle cure oncologiche, anche la gestione del proprio corpo e di conseguenza la salvaguardia della propria femminilità e sessualità, così come il desiderio di maternità o il reinserimento nella dimensione sociale e affettiva”.

“Alcuni effetti collaterali dei trattamenti potrebbero essere una criticità nel percorso di guarigione- sostiene la dottoressa del Crob Francesca Sanseverino- per superarli è necessario che le donne siano consapevoli dei servizi a loro supporto, attivi presso l’Irccs Crob. Dunque, facciamo appello- aggiunge- alla forza inesauribile delle donne, affinché divengano parte attiva e propositiva del confronto con tutto il ventaglio specialistico: medici, chirurghi, oncologi, psicologi. E’ bene che loro chiedano supporto, anche e soprattutto riguardo alle problematiche della sfera intima, parte irrinunciabile della vita affettiva dell’essere umano”.

Per simboleggiare il grande impegno dell’Irccs Crob nei riguardi delle donne, al tramonto della giornata dell’ 8 marzo, la facciata dell’Istituto sarà illuminata di rosa, per dare risalto all’importanza della tematica.