Il Potenza salva il Natale
di Pasquale Scarano
I leoni rossoblu vincono e salvano il Natale grazie a un ruggito che incenerisce le speranze degli altri leoni azzurri, come in uno scontro ferino, teso, colmo di aggressioni e zampate da anfiteatro Flavio, due belve a confronto che hanno guerreggiato sino al termine della lotta suprema per l’esistenza.
La salvezza, dunque, motivo fondamentale nella contesa tra Andria e Potenza in un match vittorioso per quest’ultimo, conquistato con le unghie e con i denti, ma anche attraverso il raziocinio di mister Raffaele. Il tecnico, infatti, che aveva optato ad avvio gara per il modulo 3-5-2, nel corso dell’incontro, ha ribaltato l’assetto verso un più offensivo 4-3-3, indovinando anche sostituzioni ed inserimenti che hanno consentito di raggiungere il successo.
Dal suo canto mister Doudou Diaw, mister fisicamente ciclopico, attestava i suoi su un elastico 4-2-3-1, riuscendo a smorzare le iniziative perloppiù confusionarie dei potentini, che non riuscivano a governare il gioco; i biancoazzurri, invece, pressavano, rubavano palla e ripartivano con veloci contropiede, creando pericoli per la porta di Gasparini ma non riuscendo a mordere solo per evidenti limiti tecnici. Un’occhiata ai protagonisti inquadrava per i rossoblù Gasparini tra i pali protetto dai centrali difensivi Girasole, Verrengia e Matino; a centrocampo Sandri in regia, con ai fianchi Steffè e Talia, con grandi difficoltà nel ”governament“ mentre sugli esterni Volpe e soprattutto Gyamfi soffrivano le iniziative del terzetto di trequartisti Pavone, Dijbril e Bolsius che s’interscambiavano tra loro.
In attacco Caturano e Di Grazia erano costretti ad infinite sgroppate alla caccia del pallone, spesso non giocabile. Solo al 25° appariva uno sprazzo di calcio raffaeliano, con un millimetrico lancio di Girasole sulla corsia mancina per Di Grazia fuga con cross perfetto per il tocco implacabile di Caturano in rete, e leoni in vantaggio. I federiciani, accusavano il colpo, ma l’ organizzazione di gioco, consentiva loro, anche senza grande efficacia, una qualche reazione; vedi la sberla da 30 mt. del terzino Ciotti sulla traversa al 40°.
Vocati a cercare il goal, i biancoazzurri erano messi in campo con Savini a guardia della porta, con il pacchetto arretrato formato da Fabriani, Milillo, Del Vino e Ciotti; poi 2 rocciosi mediani quali Arrigoni e Candellori a tamponare in mezzo al campo ed a dare sostegno al terzetto di mezze punte già descritto, avendo come terminale offensivo Persichini; essi cercavano trame efficaci e veloci ed al 42° un fallo di Matino sul difensore Milillo, provocava la concessione di un calcio di rigore ai biancoazzurri; il penalty veniva trasformato da Arrigoni che siglava il goal del pari. Nel secondo game, Raffaele passava al 4-3-3 inserendo Del sole, Emmausso e Logoluso e rilevando Sandri per Laaribi uomo d’ordine necessario alla manovra con evidenti efetti sulla qualità delle giocate. Al 39°, infatti, da una percussione fantasiosa di Del Sole, scaturiva una palla per Emmausso che toccava deliziosamente per Logoluso, il quale, in girata, rasoiava verso il 1° palo per il secondo vantaggio del Potenza.
Negli ultimi scampoli di gioco, c’era anche lo spazio per un’acrobatica rovesciata di Emmausso che meritava miglior sorte.Al termine delle ostilità i leoni agguantavano il successo, che liberava l’entusiasmo del pubblico, generoso nell’ esprimere la propria gioia, per il dolcissimo regalo natalizio della vittoria.