Ora è Salvini a piangere, niente da fare contro la Fornero
La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum sulla legge Fornero. Il referendum era stato proposto dalla Lega Nord.
«La Corte costituzionale, nell’odierna Camera di consiglio - informa una nota - ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum relativa all’articolo 24 (Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici) del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici)», la cosiddetta legge Fornero, appunto, «convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, nel testo risultante per effetto di modificazioni e integrazioni successive. La sentenza - informa inoltre la Consulta - sarà depositata entro i termini previsti dalla legge».
«Questa Italia mi fa schifo» così Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, dai microfoni di Radio Padania, commenta la decisione della Consulta: «Oggi muore la democrazia. La decisione di oggi è un grande vaff... a tutta l’Italia perché la gente vuole cancellare la legge Fornero e gli si nega questa possibilità», prosegue il leader della Lega Nord.
La Corte Costituzionale «avrà avuto le sue buone ragioni. Ritengo questa decisione positiva per il Paese» ha detto l’ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero. «Ora il Parlamento se vuole esamini la riforma con pacatezza e lungimiranza. I referendum - ha aggiunto - sono un esercizio di democrazia. Ma saremmo entrati in una campagna elettorale continua. Se il Parlamento vuole esaminare la riforma a tre anni dalla sua introduzione - ha detto - lo può fare. Lungi da me dire che la legge è perfetta ma è preferibile un passaggio parlamentare».