Originaria di Rionero in Vulture, Giuliana Brescia, di animo molto delicato, sensibile, era nata poetessa: scriveva poesie sin da bambina.
La sua scrittura richiamava all’infinito. Molto apprezzata per la sua profondità di pensiero, la poetessa avvertiva, nella sua interiorità, l’angoscia del quotidiano: l’esigenza del confronto con la poesia era forte.

Giuliana Brescia, Versi affiorati dai cassetti; Osanna edizioni (1985)

La sua vita fu breve e tragica. Nell’11 luglio del 1973, quel disagio interiore l’aveva indotta, a soli ventotto anni, a lanciarsi oltre la finestra di casa.
Ha vinto, per due volte, il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il sogno, il femminile, i dubbi, le crisi esistenziali, i sentimenti, l’anima: tutto questo, e molto altro, è presente nelle opere di Giuliana Brescia.

Giuliana Brescia, poetessa

Giuliana Brescia, poetessa

L’Unilabor, Università delle tre età “Enzo Cervellino”, con la fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale di Rionero e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Giustino Fortunato”, esprime- attraverso un significativo evento- a cinquant’anni dalla scomparsa, un tributo universale della memoria, a una poetessa rionerese di alto e profondo lirismo, che offre un pregnante messaggio di originalità e autenticità.

Il convegno, denominato “L’humanitas ed il pathos di Giuliana Brescia”, si terrà il 23 novembre, dalle ore 17, presso il Palazzo Giustino Fortunato,  e sarà coordinato da Maria Luigia Bozza (direttivo Unilabor). Interverranno il sindaco di Rionero Mario Di Nitto; Pina Cervellino, presidente dell’Unilabor- Università delle tre età “Enzo Cervellino”; Antonella Ruggeri, dirigente scolastico dell’I.I.S “Giustino Fortunato”; Anna Santoliquido, poetessa, saggista, insignita della laurea Apollinaris Poetica, Università Pontificia di Roma. Vi sarà una significativa interpretazione lirica di Rossella Vorrasi e Lina Cavallo.
Un appuntamento, dunque, di notevole importanza, che conferma, ancora una volta, l’attenzione e la sensibilità dei componenti dell’Unilabor “Enzo Cervellino”, presieduta da Pina Cervellino, nei confronti della cultura come processo di costruzione sociale, di condivisione di nobili sentimenti, attraverso i quali ci si evolve progressivamente.