È stato ideato e messo in campo, a Rionero in Vulture, il primo “Festival degli Autori”: una vera e propria vetrina per l’arte nella sua totalità, che ha ricevuto, sin dal principio, ottimi consensi.
Promosso dal Centro Studi Leone XIII, associazione culturale presieduta da Pasquale Tucciariello, e con la regia di Antonio Romano, il progetto, strutturato nei minimi dettagli, ha avuto, come obiettivo prevalente, quello di valorizzare, nel miglior modo possibile, scrittori, editori, pittori, scultori e altri artisti, impegnati in varie forme.
All’evento, opulento di iniziative culturali ancora in corso all’interno del bocciodromo -adiacente alla villa nei pressi della stazione ferroviaria- hanno aderito ben sessanta espositori,
che hanno avuto modo di fare rete, di emozionarsi, di scorgere prospettive nuove, di confrontarsi, ad ampio spettro, sul concetto di bellezza.
Venerdì, 8 settembre, vi è stata l’inaugurazione del festival: hanno preso la parola Mauro Tucciariello, presidente del consiglio comunale di Rionero, il parroco Don Rocco Di Pierro, e Michele Grieco, un componente prolifico del Centro Studi Leone XIII.
Successivamente, vi sono stati una serie di convegni incentrati sull’importanza di fare cultura, tra cui “La cultura rende liberi”, a cura di Patrizia Del Puente, “La costruzione di territori nell’arte”, a cura di Carmen De Stasio, “Letteratura e Filosofia”, a cura di Pasquale Tucciariello. Suggestivi sono stati gli intrattenimenti musicali a cura dell’accademia musicale del Vulture, e lo spettacolo del fuoco di Morena Grieco.
La grande partecipazione di pubblico ha confermato l’ottima riuscita di questo primo Festival degli Autori, e la possibilità di proseguire, per il prossimo anno, con nuove ed entusiasmanti sorprese, all’insegna della cultura come strumento per imparare a riflettere, a decodificare la realtà, ad indagare, a dubitare, a rendersi “liberi”.
“L’arte– ha dichiarato Pasquale Tucciariello, presidente del Centro Studi Leone XIII- guarda il passato, il presente, ed è sicuramente in grado di anticipare il futuro. Molto spesso diventa profezia, vede, anticipa il futuro, e lo fa con occhi espressivi, con piglio esperto. Negli ultimi anni, la nostra associazione ha avuto proficui contatti con tantissimi autori: abbiamo pensato, dunque, di organizzare questo importante evento, dando la possibilità a chi scrive, a chi dipinge, e a chi crea arte attraverso varie forme, di esprimersi, di dialogare, di raccontare la propria anima. Questa prima edizione del festival ha ricevuto un ottimo riscontro, proviamo un’emozione indescrivibile verso tutto questo. Io ritengo che il ‘successo’ non sia compiacimento di sé: è necessario, organizzare una ‘risposta’ a questo successo, una conseguenza, ragionando con logica, con passione, con sentimento, con intelligenza. La nostra missione è quella di tenere in relazione le persone, ogni essere umano ha qualcosa da donare. La letteratura, la filosofia, le arti indicano una strada costruttiva, bisogna seguirla. L’auspicio è di nutrire tutto questo, passo dopo passo, per essere ancora capaci di percepire la bellezza nel mondo”.

Pasquale Tucciariello