I litigi nella maggioranza non mancano, mentre a sinistra l’immobilismo è totale.
I grandi allenatori alla Guardiola predicano da anni l’amministrazione del vantaggio. Se la squadra vince, bisogna tenere la palla tra i piedi, aspettare l’errore dell’avversario che è costretto a scoprirsi e creare sempre più azioni pericolose.
In politica il principio dovrebbe essere lo stesso, ma non sempre i giocatori in campo si comportano con disciplina. Il caso della Basilicata è emblematico. Termometro Politico ha pubblicato un sondaggio che rispecchia i valori in campo per le prossime regionali. Fratelli d’Italia dovrebbe fare il pieno, mentre la Lega è in grossa difficoltà. Forza Italia, al contrario di quello che si potrebbe pensare dopo la morte del fondatore, mantiene ed è il terzo/quarto partito lucano.
L’altra squadra, al contrario, naviga in acque turbolente. Il Partito Democratico, o quello che ne rimane, si attesta circa al 13%. Ma la coalizione ancora in divenire non ha alcuna speranza di vincere sia con il Movimento Cinque Stelle, sia senza. Il partito di Conte, addirittura, se decidesse di andare senza alleati, salirebbe nelle percentuali.
Amministrare il vantaggio per il centro-destra dovrebbe essere un gioco da ragazzi, considerata l’irrilevanza tecnica e tattica degli avversari. Lettieri non è proprio un bomber di razza, Pittella viene trattato alla stregua dell’indisciplinato Balotelli e Polese e Braia hanno il cartellino in mano in cerca di una squadra blasonata e vincente. Verdi, sinistra e altre meteore della politica di una volta auspicano di giocare qualche scampolo di partita per affermare la loro presenza.
Ma leggendo alcuni comunicati, pare, che all’interno della formazione del centro-destra ci sia qualche Maradona o presunto tale. Fratelli d’Italia, che non dovrebbe avere problemi di Rosa, invece sembra irrequieto e puntualmente contraddice le scelte dell’allenatore. Un allenatore che, anche per mancanza di avversari, porta la squadra a vincere senza tanti patemi d’animo.
Sui migranti, infatti, Bardi ha evidenziato l’impraticabilità di campo: ospitare troppi immigrati significa mandare in sofferenza il sistema d’accoglienza della regione. Da Roma e da Potenza esponenti di Fratelli d’Italia hanno subito fatto notare al mister-generale la prerogativa dei vertici su determinate scelte: si è deciso così, non si discutono gli ordini. I Consiglieri regionali del partito della Meloni non sembrano proprio convinti e guardano con sospetto determinate manovre. Forza Italia è compatta con il mister, mentre la Lega annaspa: la questione sanità è una bomba ad orologeria e il fuoco di fila dei giornali non lascia respirare l’assessore Fanelli.
Il centro-destra, che si sente la vittoria in tasca, comincia a regolare i conti interni, comportandosi come il Centro-Sinistra di altri tempi. Infatti, Il Partito Democratico deragliò dopo la scomparsa di Antonio Luongo. E, della caratura politica di Antonio Luongo, in Basilicata non vi è neanche l’ombra.
Giovanni Petilli