Quando nell’anno 1000 in Europa imperversavano le ultime invasioni tra il IX e X secolo la costruzione di castelli e fortezze rispondeva quindi ad una necessità oggettiva, ma quella nuova pratica era anche una testimonianza di autonomia politica che avrebbe provocato non poche tensioni tra centro e periferia. La storia del Castello di Potenza resta incerta, ma legata alle casate che ebbero in feudo la città. Sicuramente la Torre, di origine longobarda, è precedente al Castello, s’innalzava e s’innalza a est di Potenza, tanto da dominare la sottesa ansa fluviale del Basento. Era molto più alta di quanto lo è ora: il Riviello la definisce “altissima e merlata”. Il Castello, databile al X – XI secolo, nel 1200, fu occupato insieme alla città dagli angioini, ma con l’avvento degli aragonesi il re Alfonso ambedue vennero concesse al fido Don Innico de Guevara. Nel 1445 iniziarono i lavori di ristrutturazione della cinta muraria, in quel periodo furono edificate le Porte “de la Mendola”, “San Luca” e “Portasalza. In altra epoca (1600) il Castello fu donato da Beatrice de Guevara ai Frati Cappuccini di San Carlo, diventando un ospizio e soltanto nel 1810 con Regio Decreto di Gioacchino Murat, re di Napoli, fu tolto ai religiosi e adibito a sede dell’Ospedale San Carlo. Dopo il conitto mondiale e nel parossismo del fermento politico post bellico, Potenza, UNICA CITTÀ AL MONDO, invece di rivalutare, amare il proprio patrimonio storico, le proprie origini e donare lustro storico monumentale, decide di costruire edifici dalla dubbia bellezza e di DISTRUGGERE il proprio… …Castello
Se il castello di Melfi è il più noto, eretto dai Normanni, Castel Lagopesole è il più bello, magico e misterioso ove aleggia ancora lo spirito del grande Federico II. È l’ultimo dei castelli edificati dall’Imperatore svevo, fra il 1242 e il 1250, quando morì. Andando da Potenza verso il Vulture appare e scompare alla vista alto e solitario su di una radura, splendido se illuminato dal sole. Brienza è dominata dai resti imponenti del castello di Lucania vi è il angioino rifatto nel 1571. A Genzano castello settecentesco con primo impianto angioino, oggi sede del Municipio; nei dintorni c’è il castello di Monteserico, ove i Bizantini furono sconfitti dai Normanni nel 1041. Nei sotterranei ci sono grotte preistoriche, prime abitazioni dei monaci basiliani. Il castello castello di Laurenzana sfrutta alle sue spalle un lato naturalmente e praticamente inaccessibile. Il complesso architettonico, successivo alla nascita del centro urbano, risale ai secoli XII e XIII. A Lavello il fu costruito in epoca sveva, ma venne rifatto nel castello 1600. Oggi vi ha sede il Municipio e un piccolo Antiquarium civico. Il di Muro Lucano: fu edificato tra il IX-X sec., castello la struttura è quindi un intrecciarsi di forme e stili che rivelano le opere di restauro che si sono susseguite nel tempo; solo la torre ed alcuni tratti delle mura costituiscono ciò che rimane dell’opera originaria. A Oppido Lucano si trovano consistenti resti di un a pianta irregolare e sono inseriti benissimo in un intrico di vicoli e angiporti. A Palazzo San Gervasio, che prende nome dalla domus di caccia di Federico II. Il castello è stato rimaneggiato, ma vi si distingue il suo stile con due torrioni a punta quadrata, quattro bifore e una trifora-loggiato. Il castello di Senise è del XIII secolo e lo si nota dalle torri e dai merli. È stato però ristrutturato nel 1400. Molto imponente e in ottimo stato il da Pirro del Balzo, introduce alla cittadina. A Bernalda: il castello castello aragonese di Venosa fu eretto nel 1470 del 1470 appare un po’ tozzo ma tipico di quell’epoca. A erigerlo fu Bernardino de Bernardo. A Ferrandina, il castello di Uggiano, fortificazione militare bizantina risalente ai primi del IX secolo fu distrutto dal terremoto nel 1456. Il vecchio castello di Montepeloso (Irsina) Oggi appare nell’aspetto cinquecentesco, diventato convento di S. Francesco. Verso i primi del 1500 fu costruito il castello Tramontano di Matera dal nome del feudatario a cui la città era stata data da Ferdinando II, il feudatario imitò il Maschio angioino di Napoli ma non fece in tempo a finirlo poiché fu ucciso, intorno al castello incompiuto oggi si stendono i nuovi rioni residenziali. Miglionico appare definito dalla gran mole del castello castello. Detto del “Malconsiglio”, vi congiurarono i baroni contro il re di Napoli Ferdinando I d’Aragona nel 1481. Piccolo ma davvero diverso dagli altri paesi Scanzano Jonico considera il “Palazzaccio”, edificio padronale del 1700 il proprio castello. Il più dolce e il più poetico dei castelli. Lo si vede da ogni lato e da molti chilometri di distanza è il di Valsinni, oggi appare di aspetto aragonese e la sua proprietaria più illustre è stata la poetessa Isabella Morra. Ma si sa che esisteva già in epoca medievale.