Vincenzo Viggiano, di origini rioneresi, ha un lungo percorso artistico alle spalle. Si tratta di un artista che ha sempre avvertito la curiosità di ricercare, di esplorare tante sfaccettature della creatività per poter esprimersi a fondo.

Ha trascorso alcuni anni a Varese e Milano, ove ha frequentato l’ambiente di Brera, luogo in cui ha avuto modo di approfondire la sua passione per l’arte tramite esperienze di grande spessore. Ha studiato Arti Visive, conseguito la maturità artistica e l’abilitazione all’insegnamento del disegno e della Storia dell’Arte nelle scuole. Ha seguito, inoltre, i corsi di disegno e di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia  e collaborato con molti architetti e ingegneri. È stato disegnatore presso le Belle Arti della Basilicata.

Le sue opere provocano, in chi le osserva attentamente, l’immersione in dimensioni nuove, mai attraversate, che hanno la prerogativa di aprire le porte al sogno, alla natura, allo sguardo dell’essere umano con le sue affascinanti cripticità, al richiamo del mondo antico, alla “magia”. Quella di Viggiano è una realtà capace di evocare emozioni intense: uno spazio che alimenta la riflessione sul mondo che ci circonda, così come sulla ricerca interiore.

Cosa è, per lei, l’arte?

E’ sempre stata la colonna portante della mia vita: da bambino sentivo, forte, dentro di me l’impulso di creare. E’ una grandissima passione che crea in me un entusiasmo non descrivibile con le parole, l’ho coltivata instancabilmente. Inizialmente l’ho fatto in maniera autodidatta, successivamente ho intrapreso gli studi nell’ambito. Il mio percorso è stato colmo di tantissimi step che, con impegno e determinazione, mi hanno portato ad essere ciò che sono oggi.

Opera dell'artista Vincenzo Viggiano

Opere dell’artista Vincenzo Viggiano

La sua arte: rappresenta o reinterpreta?

La mia è rappresentazione che nasce dall’analisi del presente, e si proietta verso il futuro. Il mio lavoro si svolge con una nitida concezione ottica di spazio, segno, luce, colore: gli elementi essenziali della mia ricerca grafico-pittorica.

Osservando i suoi quadri, lo sguardo è attratto molto dalla delicatezza del tratto. Parliamo della sua tecnica pittorica.

La mia tecnica è semplice, cerco di usare qualsiasi materia pittorica. Una pittura caratterizzata da cose reali nasce dall’attenta osservazione della realtà. Cerco di riportare sulla tela la mia conoscenza della realtà, le cose così come sono, a volte trasformandole. Cerco di analizzare gli ambienti circostanti, nella loro relazione con la luce, lo spazio, il luogo: espressione di idee, filosofia, storia, da esse si sprigiona il presente e il rapporto con la storia.

Quanto influisce la sua sfera psichica nelle sue opere?

Molto. L’arte è soprattutto uno stato d’animo, difficilmente percettibile. La psicologia viene espressa anche con un linguaggio colmo di simboli, è uno strumento di indagine delle idee.

Quali soggetti ama dipingere maggiormente?

Mi interessano tutti i soggetti che mi colpiscono, che pongo in relazione insieme. Le figure, le composizioni, il paesaggio, i monumenti: rappresentano la forza simbolica, la relazione con lo spazio e il passato che li accoglie e genera un’armonia di colori.

Come definisce l’arte contemporanea di oggi?

L’arte contemporanea, oggi, è uno stato d’animo che si può esprimere anche senza gli strumenti classici. Essa si può raccontare con un linguaggio opulento di soli simboli.

L’arte cura, è una terapia, una salvezza.

Sì, l’arte raccoglie tutte le sensazioni, i sogni, le voci dell’anima, tutto ciò che si può ascoltare solo in alcuni momenti e condizioni dell’esistenza. L’arte è capace di far scoprire nuovi orizzonti, di provocare benessere.