La gestione dell’acqua è una sfida cruciale per la Basilicata, una regione che dispone di una ricca risorsa idrica ma che ne spreca il 60% a causa di perdite e inefficienze. Per affrontare questo problema, la Regione ha stanziato 3 milioni di euro nel Fondo di rotazione per interventi sulla rete idrica e fognaria, destinati alla progettazione e all’affidamento di opere urgenti di efficientamento del sistema idrico lucano.

L’annuncio è stato fatto dall’assessore regionale all’Ambiente e Territorio, Cosimo Latronico , che ha tenuto un incontro con Egrib, l’ente gestore del servizio idrico integrato, rappresentato dall’amministratore unico Canio Santarsiero, e con Acquedotto Lucano, la società partecipata dalla Regione che gestisce le infrastrutture idriche, per la quale era presente il direttore tecnico Salvatore Gravino.

L’assessore Latronico ha sottolineato che il Fondo di rotazione è una scelta politica di grande valore, effettuata con lo scorso bilancio, e che due terzi del fondo sono stati già impiegati per progettazioni sulle reti idriche, sugli impianti di potabilizzazione e su quelli di depurazione, interventi che interessano decine di Comuni lucani . Ha inoltre annunciato che il tavolo tecnico con Egrib e Acquedotto Lucano diventerà permanente, per monitorare lo stato di avanzamento dei progetti e coordinare le azioni da intraprendere.

Tra le altre problematiche affrontate nell’incontro, l’assessore ha citato la necessità di elaborare un nuovo Piano d’Ambito che tenga conto delle risorse idriche e dei costi energetici e gestionali; la destinazione di una quota del fondo di rotazione per far fronte alla progettazione in caso di bandi; la creazione di un tavolo di coordinamento, al quale sarà invitata la Direzione Agricoltura, dedicato agli acquedotti rurali; il punto sullo stato di avanzamento di due grandi programmi finanziati dall’Unione Europea, il Pnrr e React eu, che interessano più di 120 Comuni in Basilicata.

L’assessore Latronico ha concluso il suo intervento ribadendo l’impegno e il dovere della Regione di costruire un sistema di gestione dell’acqua efficiente e sostenibile, in grado di garantire la qualità del servizio ai cittadini e la tutela dell’ambiente. Ha ricordato infine che in Basilicata ci sono 183 depuratori, alcuni dei quali sono usciti dalle procedure di infrazione europee, altri invece potrebbero entrarci a causa delle nuove direttive comunitarie, e che quindi è necessario intervenire con urgenza per adeguarli agli standard richiesti.