…e vissero tutti felici e contenti.

La sgargiante e rigida copertina bordeaux, con le sue importanti venature che le conferiscono il giusto rispetto, si racchiude su se stessa, tracotante di orgoglio per aver custodito le pagine di una splendida favola ascoltata, con orecchio attento ed occhi sognanti, dalla bionda fanciulla che ne ha gustato ogni parola dalla voce della sua mamma, saziando la sete di passione che, in erba, sorge già nel suo cuore come acqua pura sgorgante da una fonte tra le pietre di un monte sconosciuto. Così è cominciata la tua avventura, dolce bimba dagli occhi azzurri, nel fantastico mondo dell’Amore, delle sue emozioni e delle sue bugie, in cui l’immancabile Principe Azzurro, a spada tratta, sguardo fiero ed innamorato, ha difeso la sua amata dal drago e dalla strega cattiva e, giunto annunciato dallo scalpitio degli zoccoli del suo bianco cavallo, l’ha sollevata e portata via o con un bacio le ha ridonato la vita. Mia dolce fanciulla, è cominciato il tuo viaggio nei meandri del fitto e tortuoso regno dell’Amore, nella ricerca affannosa di quello sguardo, di quelle parole e di quei gesti che riempirà gran parte della tua esistenza. Il cuore che batte forte, l’appetito che manca, il primo appuntamento, il primo bacio, gli occhi negli occhi, il piacere, la passione e la promessa dell’eterno Amore. Non ci sono castelli, foreste e cavalli ma un’auto che ti attende sotto casa; i tuoi preparativi hanno occupato un pomeriggio intero per essere bellissima, perché il suo sguardo nel vederti, deve dire che “sei la più bella del mondo” e che nessuna è come te. Altri appuntamenti, altre attese, altri preparativi ti attendono e presto o tardi, quando lo raggiungerai, lo troverai chinato sul telefonino a leggere qualcosa o, forse, a scrivere qualcosa.

Non ti ha guardata? Non fa niente, forse è distratto.

Non ti ha baciata? Non fa niente, in fondo è solo una stupida abitudine.

Non ti ha abbracciata con quella passione che ti donava un brivido magico? Non fa niente, ma questa volta la giustificazione la celi a te stessa: troppo grave, troppo dolorosa. Mia cara fanciulla, sei diventata una Donna e hai imparato i meccanismi del tempo in Amore. Hai smesso di attendere lo scalpitio degli zoccoli del cavallo bianco e del principe innamorato che viene a sollevarti da terra, poiché hai imparato a volare in alto da sola e sostieni dignitosamente la routine senza slanci del solito: “buonanotte, a domani” .

Domani lui ci sarà, accanto a te, pronto ad accompagnarti nel lungo cammino della vita, ma la cosa che hai ben compresa è che l’ordine di inizio e fine delle favole va solo serenamente invertito:

C’era una volta… e forse, ma dico forse, non c’è più.