A 100 anni dalla sua nascita e 70 dalla morte, il Museo nazionale di Matera omaggia lo scrittore, poeta e
politico lucano Rocco Scotellaro (Tricarico 1923- Portici 1953), con un «percorso espositivo e performativo
che vuole leggerne l’opera e la personalità in modo innovativo, facendo dialogare materiali d’archivio e
linguaggi del contemporaneo». Per il museo un ricordo «doveroso» alla figura di giovane intellettuale
militante, cui è dedicato il grande telero “Lucania 61”, realizzato da Carlo Levi per le celebrazioni del
centenario dell’Unità d’Italia a Torino, ed esposto proprio nel Museo di Palazzo Lanfranchi, insieme ai
ritratti di Scotellaro e della madre, Francesca Armento, opera dello stesso artista e scrittore torinese.
Il percorso espositivo è stato preparato nella Chiesa del Cristo Flagellato, parte dell’Ex Ospedale di San
Rocco, un ambiente emblematico nella biografia di Scotellaro in quanto un tempo sede del carcere dove
egli fu ingiustamente detenuto per 45 giorni nel 1950.
La figura di Rocco Scotellaro è narrata dapprima attraverso una serie di materiali giunti da numerosi archivi:
un busto in terracotta che lo ritrae, realizzato dall’artista Giuseppe Antonello Leone fra il 1949 e il 1950
(eredi Leone-Padula); lettere e cartoline postali indirizzate da Rocco Scotellaro a Leone e scambi epistolari
tra la madre di Scotellaro, Francesca Armento, e la coppia di artisti Giuseppe Leone-Maria Padula, dopo la
morte di Rocco (archivio Leone-Padula, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Basilicata);
fotografie che ritraggono Scotellaro con personaggi a lui legati in Basilicata e Campania (Archivio di Stato di
Matera – Fondo Rocco Mazzarone); un video documentario realizzato nel 1963 per l’anniversario della
scomparsa di Scotellaro, con testimonianze che ne ricordano la figura (Teche Rai Basilicata).
Questi materiali d’archivio vengono impreziositi da una serie di proposte artistiche relative ai linguaggi del
contemporaneo: i fotocollage prodotti per l’occasione dal fotografo Mario Cresci; le tavole della riedizione
ampliata del fumetto “Uno si distrae al bivio – la crudele scalmana di Rocco Scotellaro” dell’illustratore
Giuseppe Palumbo; una galleria di “ritratti sentimentali” di Scotellaro opera dei giovani artisti visuali lucani
Kalura, Antonio Poe, Gloria Pizzilli, Arturo Lauria, La Tram; alcune tele che raccontano il rapporto di
Scotellaro con Carlo Levi, suo mentore e amico, e l’artista materano Luigi Guerricchio, che da Scotellaro